Tab Article
Nel suo buen retiro sulle rive di un lago messicano (il Lago degli Abissi), un maturo intellettuale, certo di essere destinato a morire presto, racconta a un enigmatico interlocutore una storia perturbante di sesso, amore e delitto. Al centro degli eventi è la piccola comunità che occupa le tre solitarie case di villeggiatura (la Senza Nome, la Pagoda, il Purgatorio): nella prima abita il narratore col suo giovane compagno «miracolato» Damaso, gli angelici cani Maximus e Minimus e l'arcaica domestica italica; nelle altre due è distribuita una numerosa famiglia americana di origine ebraica quasi al completo - dalla teatrale nonna Lia fino ai nipoti Pierce, hippy-«arancione», e Tadeusz, inquietante efebo tredicenne - con i nerissimi famigli e l'ospite Monsieur Cavalcantì, la cui misteriosa scomparsa è il motore della vicenda. Unico «giallo» nella produzione dell'autore, "Le case del lago" è un esperimento di grande audacia: il terso impianto alla Agatha Christie, contaminato dal paranormale e da morbose suggestioni erotiche che quasi lo trasfigurano in un arazzo gotico, e attraversato dalla fremente interrogazione esistenziale-escatologica del narratore, accoglie notazioni sapide e momenti di autentica poesia, che conferiscono al racconto un'assoluta originalità narrativa, in puro «stile Coccioli».